mercoledì 26 maggio 2010

L'arduo sentiero della mobile-tazione dei sistemi operativi

Ormai da alcuni anni si sta verificando una corsa alla conquista del mercato dei sistemi operativi per dispositivi mobili. Il fenomeno è complesso perchè sono coinvolte numerose variabili fortemente interdipendenti.
I fattori variabili oltre il tempo ed il denaro sono: la disponibilità di sempre nuovi dispositivi, la definizione di comunità sufficientemente ampie ed in grado di produrre applicativi, la necessità da parte dei principali attori di trovare il giusto compromesso tra architettura aperta e conquista di segmento, lo sviluppo crescente e fantasioso di nuove e sempre piu' evolute tecnologie e scenari della comunicazione.
Ai blocchi di partenza gli attori principali sono Apple con Iphone OS, Microsoft con Windows Phone, Google con Android, Nokia con Maemo e Nokia Intel con Meego.
I primi due sono la trasposizione naturale dei concetto di Sistema Operativo commerciale su un dispositivo mobile, forniscono sdk (software development kit) e una comunity consolidata di sviluppatori che si ricollegano ai rispettivi ambienti nativi.
Poi abbiamo assistito negli ultimi anni all'ingresso dei sistemi Linux-based come Android, Maemo e recentemente annunciato Meego che dovrebbero garantire una maggiore apertura ed interoperabilità verso il mondo open source.
Open source significa anche che potrebbero affermarsi tecnologie in contrasto con l'interesse dei fornitori di connessione o con gli interessi dei produttori dei device stessi come ad esempio paradigmi di comunicazione nomadica (es. tethering, podcasting ) o nascita di comunity intente al porting e quindi allo shifting dei sistemi operativi mobili sulle differenti piattaforme concorrenti.
Insomma assisteremo a una storia dei sistemi mobili simile, ma con piu' gradi di libertà, di quella che è stata la storia dei sistemi operativi per dispositivi fissi.
Compiere delle scelte di campo e di foresight tecnologico ispirandosi al quadro attuale rappresenta una specie di scommessa su una corsa di cavalli.
Come appassionato di tecnologie quardo a questo scenario con curiosità ed interesse e spero di riuscire a scommettere le mie scarse risorse intellettuali sul cavallo giusto.

mercoledì 5 maggio 2010

150 anni di Italia

Questa mattina sono andato a vedere le commemorazioni, sono andato fino al Monumento di Quarto, è a pochi metri da casa. Questi posti, questo mare sono sempre nella mia mente, fanno parte di me. Ma la cosa che mi è rimasta impressa stamattina è la gente del quartiere. Gente semplice, per certi versi antica, che profuma d'Italietta, persone esteriormente inconsapevoli del sistema stato che in questi particolari momenti si fonde ed entra in contatto con i comuni mortali. Lo ha fatto in sordina, sotto una pioggia fitta, mentre la signora con l'impermeabile si lamentava che la signora con il maglioncino rosa era l'unica con l'ombrello aperto.
Timida la gente nicchiava, prima come estranei, poi rendendo affetto con lo sguardo alla bandiera. Quasi che fosse dolcemente triste oggi essere italiani.