domenica 14 dicembre 2008

Valore aggiunto a filiera "corta"

Alessandro mi ha fatto i suoi Auguri di Buon Natale sono stati auguri molto graditi, sono stati fatti sotto forma di proposta.
La proposta è www.progettoscec.com: questo è (Alessandro dixet):
una moneta complementare (tecnicamente un buono sconto)
ogni associato riceve gratuitamente 100 scec
ogni associato "vende" una prestazione professionale o beni, e accetta in pagamento (a sua scelta) dal 10% al 100% in scec
ad esempio, 10 euri di spesa li pago 9 euri e 1 scec
possibilità di partire SUBITO e piccolissimi ma IMMEDIATAMENTE utile
usare il 100% di SCEC fornisce il mezzo per contabilizzare le prestazioni di una banca del tempo (NON SERVE NIENT'ALTRO!!)
banca del tempo minima: 2 persone, tu mi aiuti a mettere a posto il PC, ti do' 10 scec all'ora, io ti faccio una torta pasqualina, te la metto 15 scec al kg.
MA espandibile a piacere, man mano che aumentano gli associati
lo scec incassato si spende a piacere presso qualunque associato.
Potrebbe essere un punto di inizio  per ripartire localmente con un sistema sano.
Auguri di Buon Natale, sperando che il prossimo Natale oltre che più buoni seguendo questa proposta saremo anche un poco piu' furbi.



lunedì 17 novembre 2008

Declino e caduta dell'impero occidentale

Il modello capitalista occidentale, per noi che ci viviamo dentro è come un palazzo d'oro, in poche centinaia di milioni deteniamo il 90 % delle ricchezze del pianeta. Da una parte direi, complimenti, siamo ricchi teniamoci la ricchezza. Purtroppo ho come la sensazione che questa situazione di vantaggio non sia destinata a durare, ci stiamo avviando verso una sorta di medioevo. La decadenza del mondo occidentale è sotto l'occhio di tutti.
Se una collettività si regge sulla capacità degli individui che la compongono di identificarsi fra loro attraverso un concetto di chiusura operazionale.Questo a cui stiamo assistendo è l'inverso del concetto di collettività.
La cosa che sconcerta maggiormente è proprio l'affermazione del principio di individualismo rispetto a quello di collettività. Il risultato è il degrado dei valori ed una tendenza generalizzata a coltivare il proprio orticello ed alimentare i propri egoismi.
Le situazioni politica e sociale come quella italiana sono secondo me conseguenza di questo procedimento in corso e non la causa.
Sono confidente che la civilta' umana migliorerà nei secoli a venire, ma oltre che ad altre cose mi preoccupa soprattutto il prossimo imminente periodo.

sabato 7 giugno 2008

la rivoluzione del valore aggiunto

Ogni periodo storico ha i suoi problemi, e pochi mezzi per risolverli.
Ha ragione Laura, oggi la rivoluzione non consiste nel ribaltare il potere con un salto di continuità.
Non si può pensare di levare il potere a chi ce lo ha, perché sarebbe come negare il concetto di proprietà privata..
La strada giusta è identificare chi acquisisce ricchezza e potere senza dare niente in cambio. Cioè i maghi del valore aggiunto zero.
Quindi senza prendercela con i soggetti del processo dobbiamo identificare e rimuovere tutti i processi che incamerano ricchezza e hanno valore aggiunto zero.
Se un petroliere nel suo ruolo di anello della distribuzione non aumenta il valore del petrolio, ma ne aumenta vertiginosamente il prezzo allora va tagliato fuori razionalizzando il processo di distribuzione.
Se un banchiere con i miliardi che ha in tasca non riesce a farseli fruttare e a dare gli adeguati interessi a chi glieli ha prestati, bisogna trovare un modo che induca i risparmiatori a non affidare più i propri soldi a lui.
Se un impiegato statale fa solo da passacarte e la tecnologia lo può rimpiazzare ad un costo molto inferiore, si deve introdurre la tecnologia.
Se la Triade o una qualsiasi multinazionale sfrutta il gap tra costo del lavoro in occidente e oriente per arricchirsi va tagliata fuori, identificando i processi che consentono al denaro di finire nelle mani di chi lo produce e non di chi lo detiene.
Ognuno nel suo piccolo e nel suo contesto potrebbe iniziare ad eliminare processi che generano valore aggiunto zero dalla propria vita. Se tutti nel proprio piccolo lo facessero realizzeremmo questa sorta di grande utopica rivoluzione.

martedì 26 febbraio 2008

Astronomia:Informatica=Telescopio:Computer

Cercando analogie fra l'uomo e il computer mi trovo spesso a pensare:- "ma riusciremo mai a costruire una macchina pensante.
E quali saranno i pensieri che farà la macchina? "
Manipolare il dna è una cosa che istintivamente fa paura. Creare un'entità pensante fa venire i brividi. Non siamo distanti da questo passo. Cioè siamo anni luce dal capire il genoma e i meccanismi che caratterizzano il pensiero biologico. Tuttavia incominciamo ad avere strumenti base per generare pensieri coscienti. Ma cosa dire di una coscienza sintetica ed imperfetta, a quali consapevolezze potrà portare.
La sfida è immensa il pensiero la coscienza, la costruzione di un pensiero anche primordiale, un microcosmo nella galassia dell'essere.