venerdì 27 maggio 2011

Un giorno al DEA di San Martino

Stavo abbastanza bene per rendermene conto ed ero abbastanza preoccupato per essere vigile.
Ore 7 am mi ritrovo in una corsia di ospedale, i letti su due file nel corridoio, corridoio dove la gente dorme. A ogni letto è associato nome e cognome scritto a biro su un foglio a4 e appiccicato con lo scotch alla stecca della flebo. Sotto il condizionatore sembra di essere alle pendici dell'Himalaya. Sto maluccio e inizio a pensare che forse stavo meglio a casa.
Ore 7:30 le visite cominciano, non è il medico di guardia, ma direttamente il primario. Questo si visita tutti i pazienti nel corridoio uno a uno, guarda analisi interagisce per cellulare con gli altri reparti, gestisce il traffico incessante di passaggio del corridoio, non perde mai la calma, sorride e tratta con gentilezza tutto il personale paramedico e i pazienti, finisce alle 12:00.
Ore 13:00 ricevimento parenti, andiamo a sentire cosa ci dicono in guardiola.. Dentro medici e paramedici si muovono freneticamente ai terminali, con i cellulari, stanno riallineando tutte le cartelle di tutti i pazienti, collocano pazienti nei reparti, il primario mi vede, ha visto almeno 50 persone stamattina, mi riconosce, e mi aggiorna su tutta la mia cartella clinica a memoria.
La giornata continua così, non è solo il primario, tutti sinergicamente concorrono a fare del proprio meglio mentre tutti i letti ruotano almeno una volta nell'arco di poche ore.
Ore 18:00 mi congedano consegnandomi un fascicolo di 10 pagine con tutti gli esami e le visite e le cure ricevute: ECG, RX torace/addome/schiena, 2 analisi sangue, 2 visite mediche generali, visita neurologica..
Non ho dovuto versare un euro per tutto questo. Lo stesso penso valga per le altre almeno 100 persone che ho visto ruotare in 10 ore di ricovero breve.
Si parla di malasanità, sicuramente le risorse sono insufficienti, personalmente al di la della prima impressione esteriore, mi sono sentito al sicuro e in buone mani.
Questo mi conferma che persone professionali e con la voglia di fare bene possono cambiare il mondo.
Grazie quindi a tutto lo staff del DEA di San Martino di Zena.